LABORATORIO DI TEATRO

E’ l’attività interculturale nata a Febbraio 2017 dalla collaborazione con l’Associazione Culturale Rapsodia 8.9.  Il Laboratorio Teatrale è un’attività di gruppo che rende possibili e rafforza nuove visioni di sé e costituisce uno degli strumenti di promozione del benessere individuale, come per agire a supporto degli interventi psicologici e della riabilitazione. Il teatro racchiude in sé tutte le forme artistiche, permette di dare spazio alla creatività in campo manuale, musicale, attraverso una comunicazione verbale e non verbale, favorisce l’espressione di idee, pensieri ed emozioni e cerca di armonizzare tutto questo. Nel laboratorio di Teatro l’aspetto estetico si affianca a quello terapeutico. Il “gioco” del teatro avviene in uno spazio che è altro rispetto ai luoghi della quotidianità, è perciò un “non luogo” in cui imperano l’inganno, il travestimento, la metamorfosi. Esso fornisce lo scenario ideale affinché l’individuo entri in contatto e conosca diverse parti del sé ed entri in relazione con gli altri da sé, i quali sono presenti nel suo stesso spazio e tempo d’azione. Il soggetto compie un attento lavoro pre-espressivo che lo porta a conoscere il proprio corpo, la propria voce, ad acquisire consapevolezza della sua esistenza all’interno di uno spazio da condividere con altre persone, alla percezione delle proprie emozioni e sentimenti. L’improvvisazione permette, in un secondo momento, di identificare personaggi che vivono nel mondo interiore del paziente, ma di cui egli non conosce l’esistenza, la nega a sé stesso e agli altri. Alla creazione di situazioni, testi, azioni, alla stesura di un canovaccio seguono le prove, durante le quali si rafforza l’identificazione tra individuo e personaggio. Da questo momento vengono stimolate anche le funzioni cognitive, come la memoria, l’attenzione, il linguaggio. Nella rappresentazione, infine, il soggetto si distacca dal personaggio, anche se mai totalmente, e lo riconosce come altro da sé, può guardarlo per poi riappropriarsene ampliando così la propria identità.  Il Laboratorio di teatro dà l’opportunità all’ospite di riscattarsi dal ruolo di soggetto incapace di inserirsi nel contesto sociale a cui appartiene, gli permette di agire da protagonista ed esprimere le sue idee, anziché subire le scelte altrui; gli fornisce un’occasione di successo e di riscatto dallo stigma sociale attraverso la dimostrazione della sua capacità di collaborare con altri per realizzare qualche cosa di concreto e condivisibile con gli spettatori.  Il laboratorio diventa quindi un luogo di condivisione, di confronto in cui sperimentare e praticare la pace.

Attraverso questo Laboratorio, giovani migranti e giovani italiani, hanno avuto l’opportunità di incontrarsi, conoscersi e costruire ponti di Pace. In varie iniziative sul territorio, i Laboratori teatrali di Rapsodia di Voci, hanno dato spazio e e protagonismo a giovani migranti sfuggiti alla morte (Prima Cinematografica della Proiezione del Cortometraggio “Babbo Natale”; Città del Libro Campi Salentina 2016; Open Day Corso per Mediatore Interculturale promosso dal Consorzio Emmanuel; Comunità Inclusive, Teatro Comunale Novoli; Premio Fraternità 2016;  etc.).