Sono Mina Sharifi,
una ragazza di 22 anni proveniente dall’Afghanistan. Sono nata in una remota provincia dell’Afghanistan centrale, dove ho iniziato gli studi insieme ai miei fratelli: i miei genitori però volevano che ricevessimo un’istruzione migliore, quindi hanno fatto un passo coraggioso e ci siamo trasferiti nella città di Herat, dove per noi era più facile andare a scuola.
Sapevo che era il mio turno di compiere passi più grandi. Quindi, sono riuscita ad avere il GPA più alto quasi sempre. Mi sono anche offerta volontaria per dare ripetizioni ai miei compagni di classe e per impegnarmi in attività extrascolastiche. Sapevo che il passo successivo, dopo il diploma di scuola superiore, sarebbe stato superare Kankor, l’esame pubblico per accedere all’istruzione superiore. Ho preso il Konkor e, secondo le mie aspettative e i miei piani, sono stata accettata alla facoltà di Informatica presso l’Università di Herat.
Tuttavia, nel 2021, proprio mentre stavo per intraprendere il mio percorso universitario, il nostro mondo si è capovolto.
Il governo e tutti i sistemi sono crollati.
Quella situazione caotica ha portato me e 4 dei miei fratelli a lasciare i nostri genitori, amici e famiglie per trovare asilo politico. È così che siamo arrivati in Italia.
I primi mesi in Italia sono stati pieni di ansia e incertezza. Tuttavia, la mia determinazione nel continuare gli studi mi ha spinto ad andare avanti.
Ho intrapreso un viaggio alla ricerca di opportunità che mi permettessero di perseguire i miei sogni.
Dopo pochi mesi ho ricevuto una borsa di studio con il sostegno della Fondazione Emmanuel e della Fondazione Compagnia San Paolo; con la loro assistenza e superando il processo con EQPR, completo la mia iscrizione all’università.
Studio Informatica all’Università di Torino. Posso immaginare un futuro luminoso davanti a me con la speranza di diventare qualcuno che contribuisce alla società, costruendo cambiamento e offrendo speranza proprio come io l’ho ricevuta nel momento più buio della mia vita
Rappresento non solo la mia storia, ma quella di innumerevoli donne afghane che lottano per il loro diritto più fondamentale, l’istruzione.
Milioni di ragazze e donne sono private di ogni Diritto Umano, in particolare del Diritto all’Istruzione.
Nessuna organizzazione ne parla, né quelle per i diritti umani, né quelle per la difesa dei diritti delle donne.
È qui che il tuo sostegno individuale a questa petizione (la semplice idea di fornire una connessione Internet via satellite e costruire una scuola online) può fare una grande differenza nella vita di milioni di persone.